Verso una digitalizzazione dell’edilizia: i nuovi programmi del CNI.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, con la circolare 158/2017, sancisce la sua posizione riguardo al Decreto BIM. Lo scorso 1° dicembre il Ministro Del Rio, ha firmato il Decreto ministeriale che disciplina
…le modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà dei metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche…
Si tratta dell’introduzione del Building Information Modelling nel processo di pianificazione, progettazione, costruzione e gestione delle opere pubbliche. Il decreto prevede un’articolazione dell’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare le procedure digitali, scaglionata nel tempo, dal 2019 al 2025, in ragione all’importo dei lavori delle opere da progettare.
In particolare all’art.6 del decreto prevede:
- Gennaio 2019: opere di importo pari o superiore a 100 M€;
- Gennaio 2020: opere di importo pari o superiore a 50 M€;
- Gennaio 2021: opere di importo pari o superiore a 15 M€;
- Gennaio 2022: opere di importo pari o superiore a 5.225.000 € (art. 35 del dlgs 5012016);
- Gennaio 2023: opere di importo pari o superiore a 1,00 M€;
- Gennaio 2025: opere di importo inferiore a 1,00 M€.
Si apre, quindi, un periodo di grandi cambiamenti come commenta il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, un periodo in cui la centralità del progetto trova una nuova ed importante declinazione. I termini multidisciplinarietà, interdisciplinarietà, integrazione delle specialità, saranno alla base di questa nuova strategia progettuale e consentiranno una connessione sinergica tra le parti coinvolte nell’intera fase di progettazione, dall’ideazione alla realizzazione, che porrà le basi per una competizione tra specialità in ordine alla leadership che questi nuovi processi integrati necessariamente richiederanno.
Nasce la necessità di formare nuove figure professionali, come BIM Manager, BIM coordinator, BIM specialist, ecc., ma anche nuove regole etiche e deontologiche adeguate all’innovazione digitale. In questa ottica, il CNI afferma di provvedere rapidamente in relazione a tre aspetti:
- programmi di formazione distinti per progettisti, dirigenti e funzionari pubblici, strutturati e definiti tanto nei programmi quanto nei costi;
- convenzioni per l’acquisto agevolato di hardware e software;
- convenzioni per l’accesso a forme di credito agevolato per gli acquisti di cui sopra.
Il nostro paese per anni si è trovato inadeguato difronte a questo tipo di sviluppo, ma oggi stiamo finalmente attuando una transizione dell’edilizia verso il digitale, un’edilizia 4.0, un percorso che può svolgere una funzione strategica per riavviarne la crescita, in particolare di uno dei suoi settori trainanti come quello delle costruzioni. In questa ottica, la digitalizzazione dei processi può servire alle stazioni appaltanti per rendere le opere più efficienti, ai professionisti per ottimizzare la fase progettuale ed esecutiva, alle imprese per ottimizzare il lavoro di cantiere e risparmiare risorse.